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Emilio Bicocchi oro d'Italia

25/4/2016 1:16:48 - Salto ad Ostacoli
Salto ad Ostacoli
Il Campionato d’Italia seniores termina ad Arezzo dopo aver offerto tecnica, agonismo, emozione ai massimi livelli

Emilio Bicocchi ha vinto il massimo titolo nazionale per la terza volta. Vincere è ovviamente sempre bello, ma farlo dopo averlo già fatto in precedenza è ancora più bello. In ogni caso il significato prevalente di questa affermazione – al di là della contabilità delle medaglie – è la dimostrazione chiara, netta, indiscutibile della qualità del binomio Bicocchi/Ares. In questo momento un binomio che per consistenza e affidabilità ha pochi eguali. Non è certo una novità di oggi, ovvio: ma aver dimostrato tutto questo proprio nel momento in cui lo si doveva dimostrare, e non in una gara singola bensì nell’arco di tre prove e cinque percorsi di massimo livello tecnico, è un risultato che rende felici non solo i componenti la squadra del neocampione d’Italia ma tutti gli appassionati e i tifosi del salto ostacoli azzurro che già sono frementi in attesa dello Csio di Roma a Piazza di Siena. Soprattutto oggi la prestazione di Bicocchi è stata maiuscola, poiché non aveva alcun margine di errore incalzato da tergo da un formidabile Antonio Alfonso su Redskin de Riverland: Bicocchi al massimo si sarebbe potuto permettere due punti sul tempo, ma comunque non ce n’è stato bisogno perché Emilio è stato l’unico di tutta la gara a chiudere con doppio zero.


I contenuti tecnici e agonistici di questo campionato sono stati di tale livello e di tale intensità da regalare grandi gioie a molti dei protagonisti in campo, a prescindere dal risultato in termini di classifica. Antonio Alfonso ha esibito un Redskin de Riverland che certamente avrà un ruolo significativo nel corso della stagione agonistica; e per il cavaliere romano è il secondo argento tricolore dopo quello del 2009. Gianni Govoni aggiunge un altro importante tassello all’opera di crescita e consolidamento di Antonio, un cavallo che speriamo consenta al fuoriclasse azzurro di tornare a occupare il posto che merita nel panorama dell’equitazione internazionale. Per Giacomo Bassi (24 anni) su Viva la Donna un 4° posto che vale tutte le medaglie di questo mondo: è il miglior risultato della sua carriera, e lui l’ha conquistato dando prova di grandi capacità. Paolo Paini ha portato l’italiana Ottava Meraviglia di Ca’ San Giorgio a un bellissimo 5° posto; ma le prestazioni ormai regolarmente positive di questo cavaliere trovano origine da lontano, da quando cioè con pazienza e determinazione Paini si è messo a lavorare sulla crescita di un gruppo di cavalli – oltre che di sé stesso – senza mai arretrare di un solo passo ma aggiungendo sempre un ‘pezzettino’ di qualcosa di positivo: e adesso i risultati sono questi.


E poi grandi gioie anche per Filippo Bologni e Chopin; al loro primo campionato da seniores, i due insieme hanno portato a termine probabilmente le migliori prestazioni dell’intera loro carriera insieme: il cavallo sciorinando qualità e mezzi impressionanti, il cavaliere migliorando di prova in prova arrivando oggi a produrre due percorsi di grande ordine e precisione, oltre che di efficacia. E per Michael Cristofoletti, che vivendo all’estero non è visto spesso qui in Italia: Belony ha fatto semplicemente impressione per bellezza tecnica e qualità. E per Vincenzo Chimirri, che ha presentato un Traffic Boy in condizioni smaglianti. E per la giovane Matilde Bianchi, che ha fatto vedere ottime cose con il suo Lejano. Per tutti gli altri ci sono stati equamente motivi di gioia e di qualche piccola delusione. Piegiorgio Bucci su Heartbreaker era partito che sembrava non ci fossero avversari per lui, invece un errore dopo l’altro è sceso di molto in classifica. Antonio Sanfelice ha vissuto un momento di vera gloria in occasione della seconda prova, quando con la sua eccellente Indiana del Terriccio è stato l’unico doppio netto: e in modo spettacolare, tra l’altro; oggi invece non tutto è andato a dovere, forse anche a causa di un po’ di stanchezza della cavalla, certo non abituata a impegni di questo genere. Luigi Polesello su Panama Tame è stato favoloso nella seconda prova (doppio netto anche per lui, seppure penalizzato sul tempo) salvo poi cedere oggi; ma come Bologni, anche lui era al suo primo campionato seniores quindi ha molte attenuanti: hanno più valore i due grandiosi percorsi netti dell’altroieri piuttosto delle 17 e 10 penalità di oggi. Deve poi essere molto soddisfatto del suo cavallo Andrea Messersì: Ilex del Sole (italiano) ha fatto vedere bellissime cose. Così come Oliver Twist (altro cavallo italiano) sotto la sella di Davide Kainich. E in parte anche Carthusia (italiana a sua volta) montata dal bravo Paolo Zuvadelli. Quindi in conclusione si può esprimere solo un concetto: speriamo che tutto questo rappresenti una buona premessa per la stagione internazionale che si inaugura tra poco. La storia insegna che non necessariamente il confronto ‘interno’ rappresenti in egual misura un valore per quello ‘esterno’: però quello visto ad Arezzo di certo è un ottimo primo passo. Abbiamo alcuni cavalli, abbiamo molti cavalieri: la parola adesso al campo. O meglio: ai campi internazionali.

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