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18/05/2011 - VOLTEGGIO al Caldese

Domenica 8 maggio, presso il Club Equestre Caldese  si è disputato l’annuale concorso nazionale di volteggio equestre. .


In una giornata piena di sole, oltre cinquanta volteggiatori si sono avvicendati nel campo gara della splendida struttura di Città di Castello, in un clima di allegria e amicizia, ma il momento più bello e più emozionante  è stato, in particolare,  il debutto dei volteggiatori con patente A/R nella categoria F open, appositamente studiata dal dipartimenti Riabilitazione Equestre e da quello del Volteggio.  Durante l’ampio programma del concorso di Volteggio, riservato alle categorie ludiche, si sono sfidati infatti, nelle F open  gli atleti de “Il Sagittario” di Roma, allenati da Mauro Benvenuti e Barbara Morani, mentre una giovane atleta umbra, Maria Costanza Bacianini, allieva di Antonella Piccotti, si è esibita nella categoria L.  Atleti normodotati e disabili, uniti dalla stessa passione, hanno eseguito figure diverse, dimostrando abilità, capacità sportive, concentrazione e tanta voglia di farsi applaudire. Il pubblico,  ha mostrato un grande  calore, in modo particolare al momento della premiazione, alla quale era presente la responsabile del Dip. Riabilitazione Equestre dott.ssa Stefania Cerino, che ha manifestato grande soddisfazione per un progetto che è nato solo pochi mesi fa, grazie alla sinergia dei due dipartimenti e dalla collaborazione con tutti i tecnici di Volteggio che seguono allievi disabili. Particolarmente emozionata e soddisfatta, Antonella Piccotti, membro della Commissione Volteggio e Referente Regionale per questa disciplina, dell’ottima riuscita della manifestazione, grazie anche alla preziosa collaborazione della collega del Caldese, M.Francesca Patrizi, ma soprattutto alla sempre squisita ospitalità  della padrona di casa Mirella Bianconi, presidente del Comitato regionale FISE Umbria.   E’ necessario, ora che questi “nuovi” volteggiatori, si affaccino in un campo nuovo, dove lo spirito e l’entusiasmo messo finora nella pratica riabilitativa, può essere  vissuto anche come un momento di sport, divertimento, gratificazione ed integrazione per tutti. E non è detto che un giorno anche il volteggio non possa diventare una delle discipline paralimpiche.