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09/04/2012 - FISE: revisione dei costi per i concorsi

Si abbassano i costi di iscrizione per i cavalieri che andranno in concorso e per i comitati organizzatori.


Una vera rivoluzione amministrativa varata dalla FISE, con vantaggi concreti per tutti: per i cavalieri, per gli organizzatori dei concorsi, per la stessa federazione, che continuando a spingere l’acceleratore di un cambiamento progressivo ha appena varato un nuovo regolamento del salto ostacoli. Con innovazioni di grande importanza sul piano pratico, ispirate dalla necessità di fronteggiare la crisi che coinvolge l’intero Paese, prima ancora che il mondo dell’equitazione, di garantirsi stabilità e certezze per il futuro, di assicurare una sempre maggiore snellezza e trasparenza ad un’attività evidentemente in costante crescita, di venire incontro alle reali esigenze dei tesserati.

Uno sforzo importante, quello compiuto dalla FISE a capo di settimane di elaborazione febbrile di dati, di incidenze, di aliquote. Uno sforzo che ha finito per produrre un risultato per molti versi eccezionale: l’accurata revisione delle tariffe (non più rinviabile alla luce del momento che stiamo attraversando) comporterà nei fatti – ed è certamente questa la novità di maggior rilievo – un’oggettiva riduzione delle quote di iscrizione e dei costi di allestimento di un concorso di salto ostacoli.

Le norme prese in esame, e ridisegnate accuratamente nel nuovo regolamento, produrranno una serie di effetti pratici: primo fra tutti, l’abbassamento delle quote di iscrizione per i cavalieri e, parallelamente, anche degli impegni economici a carico dei comitati organizzatori. L’operazione portata a compimento dalla FISE scaturisce dall’analisi accurata dei diversi impegni che atleti e organizzatori devono affrontare, e dalla successiva riscrittura, e riorganizzazione, delle singole voci di spesa: con tagli mirati e interventi tesi a riequilibrare le risorse, si è riusciti a dare corpo a un regolamento che, appunto, consentirà a tutti i soggetti interessati un risparmio concreto.

I cavalieri pagheranno meno per iscriversi alla gara e, contemporaneamente, anche chi allestisce le manifestazioni vedrà alleggerire la mole dei suoi costi. Le nuove norme del salto ostacoli sono state infatti concepite in modo di snellire le caratteristiche minime richieste agli organizzatori degli eventi sportivi, abbattendo di fatto il volume delle spese a loro carico. In rapida sintesi, sarà consentito ad esempio di risparmiare sui crono per certi tipi di gare (tutte quelle di precisione e quelle senza montepremi); i veterinari, sin qui pagati a tariffa fissa, sulla base delle tabelle professionali del loro Ordine, stabiliranno il proprio onorario trattando direttamente con l’organizzatore; la presenza di speaker e segretario di giuria diventerà facoltativa. Pure chi allestisce un evento, dunque, avrà agevolazioni e risparmi reali rispetto a quanto avvenuto sino a oggi.

Si tratta evidentemente di novità di notevole spessore, perfettamente in linea con l’intento di rinnovamento più volte espresso dalla FISE, che si traducono in modifiche concrete, che impattano sul tema più delicato del momento (i costi), ma solo in senso positivo.

Le tariffe di iscrizione ai concorsi erano ferme da anni: ritoccarle (riorganizzandole) riuscendo materialmente ad abbattere i costi di tutti i soggetti interessati all’attività sportiva è un piccolo grande miracolo di architettura amministrativa. Nuove tariffe, risparmi per tutti: è la quadratura del cerchio, è il caso di dire, in una fase che impone non solo il massimo rigore ma anche il più elevato livello di razionalità e funzionalità operativa.